Con il termine di misticanza nel centro Italia si indica un insieme vario e numeroso di erbe di campo da mangiare crude, in insalata. Il termine deriva dall’italiano mesticare, parola ormai desueta che un tempo indicava il generico mischiare cose diverse. Nel XVI e XVII secolo, tanto per dire, c’era anche un genere musicale chiamato Mesticanza, appunto basato sul miscuglio di testi e melodie diverse.
L’insalata di misticanza è tipica di Lazio, Abruzzo e Umbria ed è composta da erbe varie a scelta tra circa una ventina.
Poi c’è anche la misticanza ripassata in padella. Che è ugualmente d’uso comune in tutto il centro Italia, ma è tipica del Lazio e in modo particolare dell’agro romano. In questo caso le erbe, pur essendo ugualmente numerose, sono in parte diverse da quelle della misticanza cruda. Qui, infatti, prevalgono tutte quelle che sono troppo coriacee per una buona insalata. Le più usate sono: cicoria selvatica (quella sempre prevalente), aspraggine (Helminthotheca echioides), grespino (Sonchus oleraceus), tarassaco (Taraxacum officinale), bardana (Arctium lappa), borragine (Borago officinalis), malva (Malva sylvestris) carota selvatica (Daucus carota), piantaggine (Plantago lanceolata).
Scusate i nomi scientifici, ma sono necessari nell’ipotesi che si voglia capire di cosa stiamo parlando. Quasi tutte le erbe indicate, infatti, hanno nomi dialettali che sono diversi da regione a regione, e spesso anche da provincia a provincia.
La misticanza è ottima anche con le verdure del mercato
Per chi non è già esperto, o quantomeno buon conoscitore di erbe selvatiche, ci permettiamo di sconsigliare l’idea di andare a raccogliere le erbe per la misticanza. Meglio ricorrere alle nonne che sanno come e cosa cercare, oppure ai negozi di verdure nel periodo giusto. Il motivo non è tanto di qualità, ma anche di salute. Ci sono infatti diverse piante selvatiche tossiche, alcune delle quali sono molto simili a quelle buone.
Tenete comunque presente che un’ottima misticanza si può fare anche con erbe di orto, di quelle acquistate al mercato. Scelte, per esempio, tra cicoria comune, cicoria catalogna, bieta, barbabietola, scarola, broccoletti, cime di rapa, verza, cavolo cappuccio, radicchio, indivia, cavolo nero e altre ancora. Basta scegliere 4-5 di queste verdure per fare una misticanza eccellente.
DOSI PER 4 PERSONE
Ricetta della misticanza strascinata in padella:
gli ingredienti
- 800 g di misticanza di campo
- 3 spicchi di aglio
- Peperoncino
- Olio extravergine di oliva
La preparazione
- Mondate le singole verdure e lavatele a lungo. Prelevatele dall’ultimo risciacquo abbondantemente grondanti di acqua e mettetele in una ampia pentola: non aggiungete altra acqua oltre a quella che si portano addosso. Fatele cuocere a fuoco medio e con il coperchio per 8-10 minuti, rigirando un paio di volte (devono restare ben sode al dente). Al termine toglietele dalla pentola e sciacquatele immediatamente con acqua fredda, quindi lasciatele scolare a lungo in uno scolapasta
- Schiacciate con il palmo della mano gli spicchi di aglio e fateli colorire a fuoco dolcissimo in una padella con 5 cucchiai di olio
- Aggiungete la giusta dose di peperoncino, calate anche la misticanza (eventualmente tagliata a misura con una forbice), regolate di sale e fate insaporire per una decina di minuti semicoperto e a fuoco medio-alto. Mescolate spesso, o meglio “strascinate” la misticanza nella padella rivoltandola per assorbire il condimento. Servitela calda accompagnata da fette di pane bruscate in forno