Il nocino è liquore tradizionale in molti Paesi europei, dall’Inghilterra alla Russia. Se ne fanno infinite varianti: per esempio, in Italia, solo nella città di Modena (patria del nocino italiano) se ne conoscono almeno una ventina. Se siete curiosi di conoscerle, potete leggere le 15 ricette più rinomate qui, nel sito dell’antico Ordine del nocino modenese.
Le due ricette di nocino che proponiamo sono vecchie di secoli. Sperimentatissime, dunque, ma garantiscono ottimi risultati solo a condizione di utilizzare le giuste noci. Infatti occorrono noci giovani e morbide al punto da poter essere trapassate da parte a parte con un ago.
Secondo la tradizione popolare le migliori sono quelle raccolte la notte di San Giovanni, il 24 giugno. In realtà il periodo migliore è a cavallo di questa data: diciamo dal 15 giugno al 10 luglio, perché le noci crescono in modo diverso in base a numerosi fattori, climatici e geografici. Per quanto oltre metà luglio si è sicuramente fuori dal tempo utile.
Per qualche misterioso motivo è anche importante che i malli di noce utilizzati siano di numero dispari: per esempio 31 o 33 o 35, ma assolutamente no 32 o 34 🤣
È questa una tradizione che tutti consigliano di rispettare, anche se… nessuno ne conosce i motivi 😜, sicuramente legati ad antiche superstizioni propiziatorie.
Tra gli aromi, la cannella e i chiodi di garofano sono un classico, in pratica usati da quasi tutti, ma solo tollerati dai puristi. Per esempio si ritrovano anche nelle ricette dell’Ordine del nocino modenese, dove però si spiega che se ne deve usare proprio il minimo possibile e tanto meglio se non si usano proprio. L’imperativo è di non disturbare il bouquet complessivo, che deve restare appannaggio assoluto delle noci.
Originale e ottima anche la seconda ricetta che vi proponiamo, nata nelle farmacie monacali e che viene tuttora preparata (e venduta) in alcuni monasteri. In questo caso l’originalità è dovuta ai vaghi sentori floreali, rilasciati dai petali di rose rosse aggiunti nell’infuso.
La dose è di 25 grammi di petali secchi per litro di alcool, che si possono acquistare in erboristeria oppure produrre in casa, facendoli semplicemente essiccare all’ombra. L’espressione “per uso alimentare” riportato nella ricetta sotto, infatti, non indica niente di particolarmente complesso: vuol solo dire che i fiori non devono essere stati trattati con insetticidi o anticrittogamici vari.
DOSI PER CIRCA 2 LITRI DI LIQUORE
Ricetta dell’antico nocino di Modena:
gli ingredienti
- 33 noci immature con il loro mallo
- 1 litro di alcool 95°
- 1000 g di zucchero
- 5 chiodi di garofano
- Un pezzetto (circa 2 cm) di cannella in stecca
- Poca buccia di limone (solo la parte gialla)
La preparazione
- Dopo aver raccolto le noci pulitele con un panno senza lavarle. Spaccatele in 4 parti (usando dei guanti in lattice: il succo di noce fresco macchia molto!) e mettetele in un contenitore di vetro a chiusura ermetica coprendole con lo zucchero. Quindi lasciate per due giorni il contenitore esposto al sole (quanto meno per alcune ore), mescolando un paio di volte al giorno
- Il terzo giorno aggiungete nel contenitore l’alcool con i chiodi di garofano e il pezzetto di cannella. Chiudete e lasciate riposare per 9 settimane (60-65 giorni) in una zona luminosa, esposta per alcune ore del giorno alla luce diretta del sole. Una o due volte la settimana mescolate con il contenitore aperto, in modo da ossigenare. Aggiungete la buccia di limone (non esagerate: una fettuccia di 8-9 cm bastano) solo negli ultimi 8-10 giorni
- Filtrate l’infuso senza lasciare depositi e imbottigliate, possibilmente in contenitori di vetro scuro. Fate riposare le bottiglie al buio per almeno 6 mesi (l’ideale è da 12 a 36 mesi) prima di consumare
Ma come, non c’è acqua?
La ricetta dell’Ordine modenese non prevede acqua. Nemmeno per sciogliere lo zucchero, che peraltro dovrebbe sciogliersi nei primi due giorni di macerazione e di fermentazione dei malli. In questo modo (senza acqua aggiunta) zucchero e succo dei malli diluiranno l’alcool portando la gradazione finale del nocino a circa 33°.
A nostro avviso, però, poca acqua aggiunta dà maggiore equilibrio all’alcolicità del liquore, rendendolo più gradevole anche per il minore grado alcoolico. Noi consigliamo dunque di aggiungere un bicchiere di acqua: circa 200 ml di acqua distillata alimentare (oppure di acqua oligominerale naturale). Aggiungetela insieme alla buccia di limone, negli ultimi 10 giorni di macerazione. C’è anche chi ne aggiunge di più. In ogni caso il nostro parere è di non andare oltre i 300 ml.
Ricetta del nocino dei frati cucinieri:
gli ingredienti
- 21 noci immature con il loro mallo
- 1 litro di alcool 95°
- 500 g di zucchero
- 25 g di petali secchi di rose rosse per uso alimentare
- 5 chiodi di garofano
- la buccia (solo la parte gialla) di ½ di limone
- 400 ml di acqua oligominerale naturale
La preparazione
- Pulite le noci senza lavarle, strofinandole con un panno di cotone e poi tagliatele in quattro parti
- Mettete le noci in un contenitore di vetro insieme ai petali di rosa, ai chiodi di garofano e alla scorza di limone (solo la parte gialla: eliminate per quanto possibile la pellicina bianca interna). Ricoprite con l’alcool, chiudete ermeticamente e fate macerare per 40 giorni in un posto luminoso (con qualche ora di luce diretta del sole), delicatamente agitando il contenitore di tanto in tanto
- Trascorsi i 40 giorni filtrate l’infuso con un colino fittissimo ed eliminate le noci, le spezie e il limone. Quindi preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in 400 ml di acqua calda: usate acqua distillata alimentare, oppure acqua oligominerale naturale. Fate raffreddare lo sciroppo ottenuto e – quando è a temperatura ambiente – miscelatelo con l’infuso di alcool e noci. Richiudete il contenitore e lasciate maturare altri 20 giorni (questa volta al buio) rimescolando 2-3 volte la settimana
- Filtrate nuovamente il nocino senza lasciare depositi (usate un apposito filtro alimentare: carta-filtro o filtro di cotone), imbottigliatelo e chiudete ermeticamente le bottiglie. Lasciatelo maturare per non meno di 4 mesi al buio prima di servirlo fresco, ma non ghiacciato. Tenete comunque presente che il nocino imbottigliato migliora con il tempo: un anno di invecchiamento gli fa solo che bene
Grazia Claudia. Apprezzo moltissimo tutti i contributi alla comprensione del fatto che non ci sono ricette univoche, ma moltissime ricette tradizionali. Tu poi (da buona piacentina: a Piacenza c’è una ricca e originale tradizione di nocino) dai preziosi consigli da sperimentare, come quello dei chicchi di caffè, che non conoscevo. L’uso del vino in sostituzione dell’acqua è abbastanza diffuso in Emilia, ma poco usato nel centro-sud. Dove invece l’alcol è spesso utilizzato per fare il “mezzo nocino” (o nociato, o “secondo nocino”), che io credevo tipico proprio di Piacenza, e che invece ho viso molto diffuso in particolare in Campania e in Basilicata. Si tratta di un “liquore” a bassa gradazione che si ottiene dopo aver fatto il nocino, qualunque siano le modalità e gli aromi adottati. Dopo il filtraggio, le noci e le spezie che restano invece di essere gettate si mettono in infusione in vino (sia bianco sia rosso) dolce liquoroso (gradazione di 18-20° più o meno). La quantità di vino è pari a quella dell’alcol utilizzato per il nocino. Durata dell’infusione da 40 a 60 giorni.
Ancora grazie Claudia. Felicità 😊
Io oltre alla cannella che adoro, ne uso solo un pezzetto per nn alterare troppo il gusto. 3/4chiodi di garofano. E…..un cucchiaino di grani di caffe. Nn uso acqua ma allungo l’alcool con un buon vino bco. Tipo il nostro Ortrugo secco. Sono emiliana di Prov Piacenza
👍👍 Grazie CWoodley. Davvero grazie 😊
Ciao! Ho copiato il tuo ricetta e l’ho modificata con aiuto dal Google Translate 🙂
Ingredienti
35 noci immature con il loro mallo
1 litro di ottimo alcool 95° (vodka)
5 chiodi di garofano
Un pezzetto (circa 2 cm) di cannella in stecca
1 o 2 anice stellato
1 litro di sciroppo semplice
Esecuzione
Dopo aver raccolto le noci pulitele con un panno senza lavarle. Spaccatele in 4 parti (usando dei guanti in lattice: il succo di noce fresco macchia moltissimo!) e mettetele con chiodi di garofano, cannella, anice stellato in un contenitore di vetro a chiusura ermetica coprendole con il vodka. Quindi lasciate per circa tre mese il contenitore in un luogo fresco al riparo dal sole, mescolando due or tre volte con il contenitore aperto, in modo da ossigenare.
Dopo il terzo mese filtrate l’infuso senza lasciare depositi, noci o spezie. (Uso un pezza di garza (“cheesecloth”) a filtrare i noci e spezie, poi un filtro di carta per caffe a rimovere i sedimenti).
Aggiungete nel contenitore con l’alcool il sciroppo semplice.
Chiudete e lasciate riposare per almeno 3 mese in una zona fresco e buio.
Si puo filtrate l’infuso un altra volta a rimuovere i sedimenti, poi imbottigliate, possibilmente in contenitori di vetro scuro. Fate riposare le bottiglie al buio per almeno 4 mesi (l’ideale è da 12 a 36 mesi) prima di consumare.
Grazie CWoodley. Messaggi come il tuo sono molto gratificanti, ci fanno davvero un grande piacere.
Ti chiedo un piacere, ma solo se non ti crea problemi, senza impegno. Potresti darci una ricetta del nocino fatto con le noci nere americane. Anche sol un link a una ricetta pubblicata, oppure una immagine o una foto, qualsiasi cosa non ti costi un lavoro. In qualsiasi lingua, ovviamente…. e scusaci ?
Mi dispiace per tante errore, ma l’italiano e’ la mia lingua seconda. Ho fatto il nocino con noci nere americane per circa sette anni. Ho usato un altra ricetta e i resulti erano buoni e anche stanno migliorando ogni anno. Vorrei provare queste ricette in 2021. Grazie molto per queste ricette tradizionale, sono felice che ho trovarle. Modena e’ una citta bellissima, e non posso aspettare a viaggiare in l’Italia presto.
Ciao Alessandra. Purtroppo non ho notizia di liquori a base di noci nere americane. Il che vuol dire che non lo so, non che sicuramente non ci siano.
So che il noce nero americano era molto utilizzato nella medicina popolare (sotto forma di sciroppo) fino a praticamente l’ultima guerra mondiale. Giustamente del resto, perché come tutte le noci (senza eccezioni) contiene significative quantità di sostanze antisettiche, antiinfiammatorie e depurative. Quindi in teoria si dovrebbe poter produrre un qualche nocino: sciroppo + alcol + più zucchero….
Però non saprei dirti sulla qualità, perché il sapore è più forte e aspro delle nostre noci, con un retrogusto vagamente terroso.
Mi spiace di non poterti essere di maggior aiuto ?♂️?
Volevo sapere se si può fare il nocino con mallo del noce nero americano? Grazie
Ciao Luca. Ci hai fatto venire un accidenti (?) Luca. Pensavamo di aver dimenticato un ingrediente fondamentale come lo zucchero! Invece no: nelle due ricette è correttamente indicato.
Il problema dello zucchero è che è sempre indicativo: dipende se il liquore ti piace più o meno dolce, cosa a sua volta dipende anche dal complesso degli ingredienti. Comunque le due ricette pubblicate noi le abbiamo entrambe provate e poi assaggiate. E a noi sembra proprio che il nocino fatto sia di ottima qualità. Per cui ti consigliamo – per cominciare – di provare con le dosi indicate nella voce “ingredienti” delle due ricette date.
Felice giornata ?♂️?
Ricetta ottima! Volevo solo sapere la quantità di zucchero che andava usata! Grazie mille! Buonagiornata