Le barbabietole rosse (o rape rosse) stanno da tempo riscuotendo un rinnovato successo. In particolare da quando sono vendute precotte e sottovuoto, così da poter essere direttamente consumate senza alcuna lavorazione.
Sarà perché il loro colore e sapore piace ai bambini, o perché si conservano a lungo (finché restano sotto vuoto), ma è un fatto che soddisfano perfettamente le odierne esigenze di comodità e di tempo.
Il problema casomai è nella monotonia delle ricette, visto che alla fine si tende a cucinarle sempre e solo in insalata.
Le rape rosse in agrodolce sono invece una ottima alternativa per mangiare in modo non consueto né banale questo delizioso e colorato tubero.
La ricetta che vi proponiamo è tipica del Friuli Venezia Giulia, una regione dove le rape hanno sempre svolto un ruolo importante nell’alimentazione umana. Con ricette anche molto speciali, come nel caso della brovade. Si tratta di un contorno di rape bianche fatte macerare nelle vinacce e poi cotte a lungo su fuoco lentissimo. Una ricetta di altri tempi che ancora viene servita in molte trattorie friulane. E che si accompagna idealmente al musèt, il particolare cotechino friulano che a sua volta è un prodotto unico, forse addirittura a livello mondiale.
Va peraltro detto che le barbabietole rosse amano i climi freddi. Ragione per cui hanno da sempre avuto un posto di rilievo sulle tavole contadine di tutto il Nord Italia. E anche di più in altri Paesi Europei, dove esistono ricette davvero numerose per quantità e varietà. Comprese quelle di rape rosse in agrodolce, simili alle ricette italiane, però cucinate con acidi diversi dal nostro aceto.
Non ci soffermiamo sugli infiniti pregi sanitari di questi tuberi, che a volte sembrano davvero eccessivi (vedi ad esempio qui 5 motivi per mangiare barbabietole). È però vero che ogni nuovo studio scientifico sulle proprietà delle rape rosse non solo conferma, ma rafforza queste convinzioni.
Circa la ricetta, le cipolle migliori da usare sono quelle rosse. Ovviamente non per similitudine di colore: una volta tagliate anche le cipolle rosse sono quasi bianche!
In passato, per queste rape rosse in agrodolce, i friulani usavano le cipolle di Cavasso. Una varietà tipica del Friuli che era, appunto, rossa, simile a quella calabrese di Tropea. Oggi – a seguito del terremoto che colpì il Friuli nel 1976 – la coltivazione della cipolla di Cavasso è stata quasi abbandonata. Ma per la ricetta si continuano a utilizzare cipolle rosse, anche se provenienti da altre regioni italiane.
DOSI PER 4 PERSONE
Ricetta delle rape rosse in agrodolce:
gli ingredienti
- 500 g di rape rosse precotte
- 1 cipolla
- 40 g di burro
- 3 cucchiai di aceto di vino
- Un cucchiaio di zucchero (15 g circa)
La preparazione
- In un pentolino portate a bollore acqua leggermente salata. Calateci la cipolla tagliata a fettine sottili e lasciatela sobbollire 2-3 minuti. Scolatela, fatela sgocciolare, quindi mettetela ad asciugare su un canovaccio
- Pulite le rape rosse eliminando la buccia ed eventuali parti callose. Tagliatele a fettine o a dadi e versatele in una padella nel burro bollente. Lasciate friggere un paio di minuti a fuoco moderato, rivoltando le barbabietole rosse nel burro
- Irrorate le rape con l’aceto, spolverizzate con il cucchiaio di zucchero e lasciate andare per 4-5 minuti a fuoco dolce e con il coperchio. Mescolate di tanto in tanto. Infine togliete il coperchio e lasciate sfumare l’aceto per un minuto a fuoco poco più alto (moderato). Sul fondo della padella deve restare un po’ di sughetto
- Nel piatto da portata disponete al centro la cipolla e irroratela con il sughetto rimasto nella padella. Versate intorno le vostre rape rosse in agrodolce e portatele in tavola ancora calde