Tipici dell’ Europa di lingua tedesca, in Italia i canederli fanno parte delle tradizioni culinarie del Trentino Alto Adige, del Friuli Venezia-Giulia e di alcune valli della Lombardia e del Veneto. Si tratta di grossi gnocchi composti da un impasto variabile a base di pane raffermo e di altri avanzi, quindi tipicamente conditi con gli ingredienti più vari. Ci sono canederli dolci e salati, in brodo e asciutti, conditi con burro e salvia, con formaggi e salumi, salse e sughi vari.
Ce sono pure di carne, e anche numerosi in teoria. Oltre ai nostri canederli di pollo, infatti, nei ricettari se ne trovano di vitello, di carne mista, di cervella, di fegato, di midollo, di milza… Senza contare che anche i più tipici di tutti – quelli allo speck – sono anch’essi a base di carne, data la percentuale di speck e di salame prevista.
In tanta abbondanza – canederli di speck a parte – è difficile che ne troviate nei ristoranti. Forse, qui e là, può capitare per quelli di fegato, ma, in generale, i canederli di carne si cucinano nelle case. Compresi i canederli di pollo che vi proponiamo. Che quindi, se li volete assaggiare, dovete farveli.
Ed eccoci appunto qui a consigliarvi di provarli. Per curiosità se non altro, visto che sono diversi da ogni altra polpetta o pietanza di carne che avete mangiato, se abitate da Venezia in giù. Senza voler considerare, cioè, che sono buonissimi.
Facilissimi da fare, l’unico consiglio è relativo all’aneto. Un’erba aromatica piuttosto rara in Italia (praticamente si trova solo nel nord-est), anche se qualche supermercato la vende secca. Ha un aroma che ricorda quello dei semi di finocchio, per cui, se non la trovate, potete sostituirla con semi di finocchio selvatico (finocchietto) oppure con 7-8 semi di finocchio macinati.
I canederli non hanno una grandezza definita. In genere nei luoghi turistici hanno preso piede quelli più grandi, simili a un uovo, con diametro compreso tra 4 e 5 cm, come i canederli di pollo che abbiamo cucinato noi e di cui vedete un rappresentante nella foto. Tuttavia, soprattutto proprio quelli di carne, in genere sono più piccoli: intorno ai 3 cm di diametro e a volte anche qualcosina di meno. Voi regolatevi come preferite, ma tenetene conto nei tempi di cottura. I 15 minuti da noi indicati vanno bene per i canederli di pollo più grandi. Se li fate di 3 cm, 10 minuti di cottura sono sufficienti.
DOSI PER 4-5 PERSONE
Ricetta dei canederli di pollo in brodo:
gli ingredienti
- 400 g di polpa di pollo macinata
- 5 cucchiai di mollica di pane
- 1 cucchiaio abbondante di grana grattugiato
- 2 uova
- Aneto (o semi di finocchietto)
- Erba cipollina
- Noce moscata
- Pepe
- 1,2 litri di brodo di carne
La preparazione
- Sbattete grossolanamente le uova in una ciotola e mescolatele con la mollica di pane e il grana grattugiato, regolate di sale (circa 10 g, pari a un cucchiaino raso di sale fino) e amalgamate bene
- Tritate un ciuffo abbondante di aneto insieme all’erba cipollina. Se non avete l’aneto fresco potete usarlo secco, ma è preferibile sostituirlo con mezzo cucchiaino di semi di finocchietto, oppure con una decina di semi di finocchio schiacciati fini o – meglio – macinati. Aggiungete una raspatina di noce moscata e una generosa macinata di pepe
- Incorporate il misto di aromi appena preparato con le uova e il pangrattato. Mescolate bene, quindi aggiungete anche la carne di pollo e lavorate il composto con le mani, a lungo, amalgamandolo perfettamente. Alla fine il composto deve essere omogeneo e coeso, ma non troppo morbido. Se necessario aggiungete ancora un po’ di pangrattato oppure di farina
- Formate i canederli di pollo, ciascuno grande più o meno come un uovo, ovvero con diametro di circa 4 cm o poco più. Lasciateli riposare una decina di minuti prima di tuffarli nel brodo bollente. Riducete il bollore e fateli sobbollire per circa 15 minuti. Serviteli in una ciotola di brodo caldo, eventualmente spolverizzandoli con erba cipollina tritata e poco grana grattugiato