La frittata fredda siciliana è una delle poche che viene tradizionalmente presentata come “fredda”. Ovviamente nell’accezione che ha questo attributo quando si parla di pietanze: ovvero a temperatura ambiente. Mai fredda di frigo.
Comunque, la frittata fredda siciliana è forse l’unica che viene presentata così. Il che un po’ strano lo è, poichè, stando ai ricettari, le frittate dovrebbero essere servite sempre “ben calde”. Poche volte in coda a qualche ricetta c’è la precisazione che «questa frittata è buona da mangiare anche fredda». Ma la regola è “ben calda”.
La cosa ha una sua ragione nel fatto che, raffreddandosi, le frittate tendono a sgonfiarsi. E un tempo portare in tavola una frittata bella gonfia era un pregio, anche perchè dava l’impressione di essere più abbondante. E pure questo aveva la sua importanza, quando il mangiare scarseggiava!
In realtà non solo la frittata fredda siciliana è ottima anche calda, ma tutte le frittate possono essere servite anche “fredde”. E molto spesso lo sono sono, non foss’altro perché si tratta di uno dei più tradizionali cibi da asporto della tradizione italiana. E il contadino o l’operaio che a pranzo mangia pane e frittata cucinata all’alba ha tanticchia di difficoltà a mangiarla calda, vi pare? 😁
Le regole di oggi prevedono che le frittate vadano servite fredde come antipasto e calde come secondo piatto. Senza distinzione di ingredienti: si possono fare frittate da gourmet praticamente con tutto. Ma qui entriamo nel merito degli aspetti tecnici su come si fa una frittata. Cosa che in italia sanno fare tutti.
Se tuttavia avete qualche dubbio al riguardo leggete il breve articolo La frittata perfetta è possibile? Si, grazie a 5 semplici regole.
Una frittata fredda da gourmet
Tornando alla nostra frittata fredda siciliana, due considerazioni.
La prima è relativa al grasso. In Sicilia si usa l’olio di oliva, ma il grasso tradizionale per questa ricetta era lo strutto, non l’olio. Tenete conto, perchè se, una volta ogni tanto, provate a usare un cucchiaio di strutto in una frittata i sapori si esaltano. E parecchio.
Inoltre, considerando solo l’aspetto “sapore”, noi oggi consigliamo di usare un po’ di burro. Poco (circa 30 g per la ricetta indicata sotto), ma il burro ha un sapore complementare a quello delle uova, e quindi…
La seconda considerazione è relativa al formaggio.
Qui vincono i gusti. Ma per stare nella tradizione sarebbe bene utilizzare un pecorino (o un caprino!) fresco e delicato. Senza tuttavia farsi dei problemi, perchè in tutte le regioni italiane si producono formaggi di grande qualità, che sono praticamente ignorati fuori della regione. Quindi c’è ampia scelta in tutta Italia. Quindi, il consiglio è di sperimentare. E più il formaggio è aromatico, meglio è.
DOSI PER 4 PERSONE
Ricetta della frittata fredda siciliana:
gli ingredienti
- 8 uova fresche
- 2 cipolle
- 100 g di formaggio morbido, ma non spalmabile: deve comunque avere la consistenza necessaria per essere tagliato a dadini
- 16 foglie di basilico
- Pepe
- Olio extravergine di oliva
Preparazione della ricetta
- Riscaldate 2 cucchiai di olio in una padella da 26-28 cm e fateci appassire le cipolle tagliate a fettine sottili, con il coperchio e a fuoco dolce. Toglietele dal fuoco e lasciatele raffreddare
- In una terrina battete le uova con un po’ di sale e pepe macinato al momento, quindi mischiatele con il formaggio tagliato a dadini e con le foglie sminuzzate di basilico
- Se necessario aggiungete pochissimo olio nella padella, alzate la fiamma al massimo e versateci il miscuglio di uova, facendo attenzione a distribuire uniformemente il formaggio
- Subito dopo aver versato le uova portate il fuoco quasi al minimo (dolce) coprite la padella e lasciate cuocere dolcemente per 6-8 minuti: dipende dal tipo di formaggio, dal tipo di padella e dal fuoco. Quindi capovolgete la frittata e concludete la cottura dalla parte opposta (questa volta senza coperchio) per altri 4 minuti. La frittata fredda siciliana va servita a temperatura ambiente, ma è ottima anche calda