La pasta alla Norma è un primo tra i più apprezzati in Italia. Ma non solo in Italia: è una pasta tra le più conosciute e diffuse anche all’estero, ai primissimi posti dopo gli spaghetti alla carbonara, che detiene il record del piatto italiano più conosciuto, assieme alla pizza.
La ricetta della pasta alla Norma arriva dalla Sicilia, come evoluzione della più tradizionale “pasta con melanzane”. Dalla quale si differenzia per il sapore ingentilito, data l’assenza delle acciughe nella salsa e l’uso della ricotta salata al posto del comune pecorino.
Si sa anche quando la pasta con melanzane è diventata pasta alla Norma. Il battesimo è infatti avvenuto a Catania nel 1920. Nel corso di una cena tra appassionati di lirica, un noto commediografo del tempo, Nino Martoglio, si complimentò con la padrona di casa dicendole che “aveva portato in tavola una vera Norma”. Intendendo con ciò che stava assaggiando un’opera culinaria eccelsa come era, nel suo genere, la celebre opera di Bellini.
La ricetta della pasta alla Norma
C’è ormai sufficiente concordanza nel considerare come “autentica” ricetta della pasta alla Norma quella che vi stiamo qui proponendo. Per quanto (ovviamente ?) in Sicilia non manchino versioni differenti, a volte non solo nei dettagli. Per esempio è frequente l’uso della ricotta salata e infornata, che ha un sapore alquanto diverso dalla comune ricotta salata. C’è anche chi aggiunge qualche cappero e chi una alicetta. Tutte cose in linea con le tradizioni siciliane, ma che non fanno parte della pasta alla Norma.
C’è poi la questione delle melanzane: devono essere per forza fritte o si possono stufare in padella con un filo d’olio? e grigliate invece che fritte? Quest’ultima opzione proprio no. Come pure è da sconsigliare la prassi di cuocere le melanzane solo nella salsa, saltando del tutto il preliminare passaggio in padella. Spesso, invece, abbiamo riscontrato l’uso di friggere le melanzane velocemente in padella e con poco olio, per poi ripassarle nella salsa di pomodoro.
Piuttosto frequente è anche l’uso della cipolla al posto dell’aglio. Ma sappiate che c’è anche chi si accapiglia sul taglio da dare alle melanzane fritte. Con tre opzioni alternative: 1) fette tagliate fine e lasciate intere; 2) fette fine poi tagliate a strisce; 3) fette spesse e poi tagliate a tocchi.
Il condimento della Norma è adatto a molti tipi di pasta, ma in modo particolare agli spaghetti di taglio consistente, tipo vermicelli o spaghettoni. Tra i tagli corti si apprezzano i tortiglioni o gli altri tagli simili: rigatoni, penne rigate, pennoni, mezze maniche eccetera
DOSI PER 4 PERSONE
Ricetta della pasta alla Norma:
gli ingredienti
- 360 g di pasta di grano duro
- 300 g circa di melanzane
- 400 g di polpa di pomodoro
- 2 spicchi di aglio
- Basilico
- Ricotta salata da grattugia, non affumicata
- Olio extravergine di oliva
La preparazione
- Tagliate le melanzane a fette alte circa un dito, spolveratele di sale e lasciatele una quarantina di minuti in uno scolapasta a spurgare il liquido di vegetazione. Sciacquatele, asciugatele con un canovaccio e tagliatele a tocchi larghi circa 3 cm. Infine friggetele in olio di oliva, lasciandole però morbide. Scolatele, salatele poco e lasciatele su carta da cucina per asciugare un po’ dell’olio di frittura
- Tritate l’aglio e fatelo appassire a fuoco dolcissimo in una padella con 3 cucchiai di olio. Aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere a fuoco lento e semicoperto per 15 minuti o poco più
- Regolate di sale la salsa di pomodoro e profumatela con 7-8 foglie di basilico sminuzzate, incorporate le melanzane (tranne un pugnetto da utilizzare per il decoro finale) e fate insaporire il tutto per 5 minuti senza coperchio. Regolate il fuoco in modo da addensare al giusto la salsa
- Scolate la pasta al dente, versatela nella padella, aggiungete un pugno di ricotta salata grattugiata e fate saltare il tutto, mescolando, per circa un minuto. La pasta alla Norma va servita calda, aggiungendo sui piatti qualche tocchetto di melanzana fritta, ancora un pochino di ricotta e pezzetti di basilico fresco