I malloreddus alla campidanese sono un primo piatto sardo che più sardo non si può. La ricetta è originaria del Campidano (la zona pianeggiante sud-occidentale dell’isola che va da Oristano e Cagliari), ma è da tempo considerata tradizionale in tutta l’isola. Si tratta peraltro di un piatto piuttosto noto anche fuori dall’isola con il nome di gnocchetti sardi al ragù sardo di salsiccia. Con il doppio attributo di “sardo” motivato dalla particolare tipicità degli gnocchetti, ma anche del condimento. Infatti, pur essendo molti e molto diffusi in Italia i ragù e i condimenti a base di salsiccia, il ragù sardo dei malloreddus alla campidanese è unico per la presenza dello zafferano.
Come accennato i malloreddus sono quelli comunemente chiamati gnocchetti sardi. Un tipo di pasta tradizionalmente fatto con semola di grano duro e acqua, che oggi fuori Sardegna si trova quasi solo nella versione secca. Buona, ma nessun confronto con i malloreddus freschi che vedete nella foto, oltretutto molto più grandi (più lunghi, soprattutto) degli gnocchetti sardi da supermercato.
Questa pasta viene condita in molti modi, per quanto soprattutto con sughi sapidi a base di carne, come nel caso del nostro ragù sardo a base di salsiccia e arricchito dallo zafferano. Un ingrediente, quest’ultimo, che non deve mancare nella ricetta dei malloreddus alla campidanese, ma che è molto frequente nel ragù sardo di ogni tipo e spesso è anche usato nell’impasto degli stessi malloreddus.
Circa la preparazione, la ricetta che proponiamo è una delle più tradizionali. Altre ricette prevedono il soffritto di cipolla e aglio, e se ne trova anche qualcuna con solo aglio. Tutte invece insistono sull’importanza di utilizzare pomodori freschi e maturi. Il che è giustissimo, ma – aggiungiamo noi – quando sono freschi e maturati al sole. Cioè pomodori estivi. Altrimenti molto meglio una passata di pomodoro di buona qualità.
Dosi per 4 persone
Ricetta dei malloreddus alla campidanese:
gli ingredienti
- 340 g di malloreddus o gnocchetti sardi
- 200 g circa di salsiccia
- 600 g di passata di pomodoro
- 1 cipolla
- 80 g di pecorino grattugiato
- Un pizzico di zafferano
- Basilico
- Alloro
- Olio extravergine di oliva
La preparazione
- Tritate finemente la cipolla e mettetela a rosolare per 3-4 minuti in un tegame con 3 cucchiai di olio. Tenete il tegame coperto e il fuoco dolcissimo, mescolando più volte. Intanto spellate le salsicce e sbriciolatele con le dita, quindi incorporatele alla cipolla. Rimestate e lasciate soffriggere altri 8-9 minuti, molto dolcemente, con il coperchio e mescolando più volte
- Ora aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere circa 20 minuti. Sempre a fuoco dolce e con il coperchio
- Infine profumate con 4-5 foglie di basilico sminuzzate e una fogliolina (piccola) di alloro. Completate con un pizzico di zafferano e portate a termine la cottura per addensare al giusto il condimento. Se siete abili, tenendo quasi sempre il tegame coperto (o appena appena semicoperto) e il fuoco molto lento, dovreste riuscire a prolungare la cottura per altri 30-40 minuti. Poco prima di spegnere assaggiate e regolate di sale, tenendo conto che aggiungere molto pecorino
- Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e versatela in una grande zuppiera (possibilmente tenuta calda), in modo da poterla condire comodamente. Aggiungete il ragù appena preparato, spolverate con il pecorino grattugiato, mescolate più volte e servite ben caldi i vostri malloreddus alla campidanese